L'ANALISI
18 Dicembre 2017 - 08:04
CREMA - «La proprietà dell’immobile spieghi cosa ci facevano esponenti del Centro culturale islamico cremasco all’interno del capannone di via Rossignoli, a Ombriano». A sollecitarlo è il Comune che, sulla scorta delle segnalazioni effettuate dalla polizia locale, ha inviato una lettera alla società, che ha la propria sede legale in via Diaz e che ha affittato la struttura, indicata dal Pgt come commerciale-artigianale, all’associazione religiosa. «Il proprietario — spiega il funzionario comunale Maurizio Redondi — ha tempo 30 giorni per rispondere e quindi fornire spiegazioni».
Un centro culturale all’interno di una struttura artigianale e commerciale non ci può stare. «Potrebbe configurarsi un’ipotesi di abuso edilizio — afferma il comandante della polizia locale Giuliano Semeraro — anche perché, durante gli accertamenti che abbiamo svolto, è stato riscontrato che le persone presenti nel capannone, per loro stessa ammissione, erano membri del Centro culturale islamico cremasco».
Gli agenti non hanno comunque mai assistito a momenti di preghiera.
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