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Fusione Castelleone e Fiesco, folla all'assemblea

Molto sentito il tema del referendum, tra i vantaggi economici un contributo statale di un milione all'anno per dieci anni

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

06 Dicembre 2017 - 08:43

Fusione Castelleone e Fiesco, folla all'assemblea

CASTELLEONE / FIESCO - Mantenere la propria identità e il proprio nome, o aggregarsi a Castelleone per ottenere più investimenti e meno tasse? Tra qualche mese i cittadini di Fiesco (comunità in cui un gruppo di opposizione manca da due mandati) saranno chiamati a esprimere un voto storico per il futuro del proprio paese, e lunedì 4 dicembre la sala polivalente ha ospitato il primo incontro pubblico sull’ipotesi di fusione. La risposta di pubblico è stata superiore a ogni aspettativa.

E dall’assemblea sono emerse le condizioni che regoleranno l’eventuale incorporazione del Comune più piccolo, Fiesco, in quello più grande, Castelleone. Per illustrarle i sindaci Giuseppe Piacentini e Pietro Fiori hanno invitato Maurizio Pellizzer, autore dello studio di fattibilità sul progetto di fusione. In termini economici i vantaggi sono indubbi: lo Stato riconoscerebbe al nuovo Comune un contributo di un milione di euro all’anno per i prossimo dieci anni; per i primi cinque anni, le tasse comunali non potranno subire aumenti ma solo riduzioni. 

Lunedì prossimo, 11 dicembre, lo stesso incontro verrà proposto nel borgo: ore 21, teatro Leone.

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