L'ANALISI
06 Dicembre 2017 - 08:43
CASTELLEONE / FIESCO - Mantenere la propria identità e il proprio nome, o aggregarsi a Castelleone per ottenere più investimenti e meno tasse? Tra qualche mese i cittadini di Fiesco (comunità in cui un gruppo di opposizione manca da due mandati) saranno chiamati a esprimere un voto storico per il futuro del proprio paese, e lunedì 4 dicembre la sala polivalente ha ospitato il primo incontro pubblico sull’ipotesi di fusione. La risposta di pubblico è stata superiore a ogni aspettativa.
E dall’assemblea sono emerse le condizioni che regoleranno l’eventuale incorporazione del Comune più piccolo, Fiesco, in quello più grande, Castelleone. Per illustrarle i sindaci Giuseppe Piacentini e Pietro Fiori hanno invitato Maurizio Pellizzer, autore dello studio di fattibilità sul progetto di fusione. In termini economici i vantaggi sono indubbi: lo Stato riconoscerebbe al nuovo Comune un contributo di un milione di euro all’anno per i prossimo dieci anni; per i primi cinque anni, le tasse comunali non potranno subire aumenti ma solo riduzioni.
Lunedì prossimo, 11 dicembre, lo stesso incontro verrà proposto nel borgo: ore 21, teatro Leone.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris