L'ANALISI
06 Dicembre 2017 - 08:53
PANDINO - Anche in paese Benito Mussolini è cittadino onorario. Come a Crema, dunque, e come a Vaiano Cremasco. In quest’ultimo caso è d’obbligo una precisazione: del conferimento trattano testi storici, ma non c’è traccia della delibera. A Pandino, la cittadinanza al capo del Partito nazionale fascista venne concessa due giorni prima (era il 18 maggio 1924) rispetto a Crema. A riportare alla luce la delibera in questione è stata Francesca Sau, capogruppo della lista di minoranza ‘per Pandino’. «Avevo saputo già tempo fa, prima dunque che se ne parlasse a Crema per iniziativa di Rifondazione, che a Pandino il duce era cittadino onorario. Mi aveva segnalato il caso un cittadino. Incuriosita, avevo presentato la richiesta della documentazione all’ufficio protocollo. Ci sono volute diverse settimane, prima di avere la delibera». Sau non ha però ritenuto di informare il primo cittadino Maria Luise Polig. E non è intenzionata a portare il tema all’attenzione del consiglio comunale. Il sindaco commenta: «Non sapevo della cosa. Personalmente sono comunque per la revoca della delibera, ma dovrà esserci un voto da parte del consiglio comunale».
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