L'ANALISI
29 Novembre 2017 - 18:31
Bettenzoli, Balzari, Lottaroli e Fioretti
CREMA - Già divide la richiesta - che arriverà in consiglio comunale - di revocare la delibera (datata 20 maggio 1924) che assegna la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. C’è chi, come il sindaco Stefania Bonaldi, dichiara di non poter far finta di nulla e si dice pronta a revocare quell’atto amministrativo e chi, invece, considera il tutto una storia di lana caprina, che se dovesse arrivare in aula Ostaggi, sostiene Andrea Agazzi della Lega, "sarebbe una vergogna". Per chiedere che il ‘caso’ arrivi in discussione in consiglio comunale, verrà inoltrata richiesta ufficiale da parte del comitato formato da Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Anpi, Cub e Usb. Intanto mercoledì 29 novembre il gruppo di lavoro che ha scovato il documento negli archivi storici della biblioteca comunale ha ribadito, in conferenza stampa, il perché la revoca deve assolutamente essere fatta: "Per la città è un disonore. Non si danno onorificenze a un dittatore".
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