L'ANALISI
30 Novembre 2017 - 08:09
Kamila Zucchetti con i genitori Domenica e Maurizio
CREMA - C’è chi non ce l’ha fatta, per una diagnosi sbagliata e un intervento tardivo, come Ilaria Oleotti, la ragazza cremasca scomparsa per un sarcoma nel maggio del 2015 all’età di 26 anni. E c’è invece chi, con la medesima patologia, grazie alla tempestività delle cure, è riuscita a sconfiggere il male. Si tratta di Kamila Zucchetti, una ragazza polacca di 17 anni, adottata da una famiglia di Crema quando ne aveva 11, dopo la perdita del proprio unico figlio, vittima di un incidente stradale.
«Kamila — racconta la mamma Domenica Sonzogni — era in cura dalla dottoressa Rosanna Ferla, medico chirurgo specialista in pneumologia e malattie allergiche, per un’allergia e presunta asma bronchiale. All’inizio di agosto 2015, la ragazza aveva accusato la comparsa di una tumefazione a livello della coscia sinistra per la quale ha effettuato un esame ecografico. Dopo la lettura del referto, la dottoressa Ferla ci aveva consigliato una visita urgente all’Istituto tumori di Milano e da lì erano iniziati ulteriori accertamenti diagnostici, con una nuova ecografia e risonanza magnetica, seguite subito dopo da una biopsia». Sulla base dei vari esami effettuati, era stato programmato un intervento chirurgico, eseguito il 2 dicembre 2015 nello stesso Istituto tumori di Milano per l’asportazione di un sarcoma mieloide con differenziazione mielo-monocitica.
La ragazza spiega il motivo per cui ha voluto raccontare la propria storia: «Lo abbiamo fatto per far capire che ciò che è capitato a me può capitare ad altri e che una diagnosi eseguita correttamente, il più presto possibile, può salvare la vita».
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