L'ANALISI
07 Ottobre 2017 - 08:05
CREMA - «Io non so se c’è un collegamento fra la vicenda di via Rossignoli e quanto è accaduto a me: dico solo che da quando mi occupo di quel capannone ho avuto diversi problemi». Christian Guardavilla, commerciante, 42 anni abita a Ombriano e giovedì sera, 5 ottobre, è finito al pronto soccorso in seguito a un’aggressione. Piccolo riassunto delle puntata precedenti.
Alcuni cittadini di Ombriano, fra cui Guardavilla, hanno notato un via vai di stranieri in un capannone di via Rossignoli: il sospetto sostanziale è che si tratti di una ‘moschea’ abusiva. Guardavilla fotografa gente che entra ed esce dal capannone, scatti che finiscono sui social e all’attenzione di amministratori e forze dell’ordine.
«Da un po’ di tempo — spiega mentre si trova ancora al pronto soccorso - trovavo la mia macchina vandalizzata: righe alla carrozzeria, spunti e così via. Con un ulteriore disturbo per me e la mia famiglia: ogni vandalismo veniva annunciato con una scampanellata al citofono. Rigavano l’auto, suonavano e scappavano. Così, visto che la cosa accadeva periodicamente tre, quattro volte alla settimana, praticamente un giorno sì e uno no, giovedì sera mi sono nascosto nella mia vettura e li ho beccati sul fatto».
Tre ragazzini, due stranieri e uno italiano, stando alla testimonianza dell’aggredito. Colti di sorpresa scappano in bici in direzione di via Marinelli. «Stavo per prenderne uno — prosegue il commerciante — ma si è girato e mi ha tirato in faccia una bottiglia di vetro. Sono caduto e sono rimasto a terra e ho sentito uno che mi gridava: ‘muori, merda’». L’aggressione è stata denunciata ai carabinieri e la vittima portata al pronto soccorso.
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