L'ANALISI
22 Settembre 2017 - 07:53
Carlo Malvezzi e lo stabile di via Macallè
CREMA - Il Pirellone apre ai cremaschi, ma chiede pegno. E il futuro dell’ex palazzo di giustizia cittadino resta al centro del dibattito politico, all’indomani della riconferma dell’amministrazione comunale di centrosinistra. Sul nodo, innescato nel 2013 dalla chiusura degli uffici giudiziari, sono state le due lettere inviate a Milano nelle ultime settimane: la prima a firma del sindaco Stefania Bonaldi; la seconda, siglata dal consigliere regionale in quota Pd Agostino Alloni. Medesimo il destinatario, vale a dire il governatore lombardo Roberto Maroni. E identico, come detto, pure l’argomento: lo stabile di via Macallé, offerto a Palazzo Lombardia per realizzarvi una ‘succursale’ dall’ospedale, ipotesi avallata dallo stesso leader della giunta regionale nel cuore della campagna per le ultime comunali (giugno). A rispondere - con un documento inviato giovedì 21 settembre - non è però il presidente eletto in quota Lega, ma un esponente della maggioranza che lo sostiene, ossia il consigliere cremonese Carlo Malvezzi, rientrato nelle fila di Forza Italia dopo l’esperienza in Lombardia popolare.
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