Camera di commercio: "Il decreto non 'tocca' la sede di Crema"

CREMA - Getta acqua sul fuoco della preoccupazione e benzina su quello della polemica. Ma soprattutto, rassicura gli operatori economici cremaschi Carlo Malvezzi. Il consigliere regionale di Forza Italia entra con decisione nel dibattito in corso sulla riorganizzazione della geografia delle camere di commercio ed in particolare dà per assodata la permanenza della sede cittadina, anche dopo l’accorpamento tra le consorelle di Cremona, Mantova e Pavia. Il tutto, sulla scorta del decreto firmato dal ministro della Sviluppo economico Carlo Calenda. «Quando, nel 2015, l’allora premier Matteo Renzi sferrò un autentico attacco al sistema camerale e alla rappresentanza del mondo economico e associativo - esordisce il consigliere cremonese, rientrato nelle fila ‘azzurre’ dopo l’esperienza nel gruppo di Lombardia popolare - non ricordo alcuna presa di posizione del sindaco di Crema Stefania Bonaldi e degli esponenti nazionali e locali del Pd».