L'ANALISI
25 Agosto 2017 - 08:19
Nella foto di repertorio, agenti di polizia in assetto antisommossa
CREMA - Sarà una Crema ‘blindata’, stando alle indiscrezioni da almeno una cinquantina di agenti in assetto antisommossa, quella che, sabato 26 agosto nel pomeriggio, verrà attraversata dal corteo organizzato dal ‘comitato antifascista’. Blindata, non solo perché le ripercussioni sulla viabilità saranno inevitabili, considerato che il percorso autorizzato lambirà buona parte del centro storico — da viale De Gasperi, a piazza Garibaldi — ma anche e soprattutto per il timore delle cosiddette ‘infiltrazioni’. Vale a dire la calata in città di frange, che nulla hanno a che fare con lo spirito dell’iniziativa, voluta come risposta «alla violenza». Il giorno di Ferragosto, il direttivo del circolo Arci di Ombriano aveva infatti diffuso un comunicato, nel quale veniva descritta l’aggressione, fatta risalire alla notte precedente, ai danni di un proprio barista. Un episodio, per il quale non è stata sporta denuncia; il volontario, tra l’altro, ha deciso di non rivolgersi neppure ai medici del pronto soccorso cittadino e non ne sono state diffuse le generalità, sebbene l’uomo sia stato sentito informalmente dalla polizia. Nel corso dell’assemblea, convocata negli spazi dell’associazione ricreativa nei giorni successivi, aveva prevalso la linea favorevole ad una manifestazione di sensibilizzazione. Ossia, il corteo che muoverà alle 18 dallo stadio Voltini per sciogliersi intorno alle 20.
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