Il Comune: profughi al lavoro così ricambiano l'ospitalità

CREMA - Migranti al lavoro. Per diverse ragioni, tra le quali il dover «restituire un qualcosa alla città che li ha accolti». Ne è convinto l’assessore ai Servizi sociali Michele Gennuso, che in «piena sinergia» col sindaco Stefania Bonaldi passerà dai proclami ai fatti già a settembre. Per il prossimo mese, infatti, i quattro enti gestori cittadini a cui è affidata l’accoglienza dei migranti, sono stati convocati in municipio. Al ‘tavolo’ con assessore e sindaco ci saranno rappresentanti della Caritas diocesana e delle cooperative Tecnoproget, Koala e Casa di Ale. L’iniziativa del Comune riguarderà 117 persone, ora ospiti e che saranno impegnate in lavori socialmente utili. La permanente occupazione delle panchine nelle aree verdi della città o in altri punti (viale Repubblica ad esempio) di chi non sa come riempire la giornata dovrebbe diventare un ricordo. Linea dura del Comune? In un certo senso sì, anche se lo scopo finale è l’integrazione.