L'ANALISI
22 Agosto 2017 - 19:05
Don Lorenzo Roncali
CREMA - «Don vattene». Una scritta, accompagnata da altre frasi di scherno e disegni osceni. E condita con vandalismi alle fioriere e agli arredi della piazza della chiesa e dell’oratorio. Martedì 22 agosto in mattinata, la parrocchia di San Bernardino si è svegliata con un’amara sorpresa. Il secondo episodio, in pochi mesi. Anche se stavolta il peso è diverso, perché ad essere preso di mira è stato il parroco don Lorenzo Roncali, in prima persona. Anche se in questi giorni lontano da Crema, per qualche giorno di vacanza. A lui sono rivolte le scritte che incitano ad andarsene, ad abbandonare l’unità pastorale di San Bernardino e Vergonzana, che guida ormai da due anni. Tutto intorno, fioriere divelte e simboli poco rispettosi, che non hanno risparmiato i muri di cinta dell’oratorio e la piazza antistante la parrocchiale. Colpito proprio don Lorenzo, di fatto il sacerdote più popolare della diocesi di Crema. Noto, per la sua dedizione all’educazione e alla crescita dei più giovani e parroco ‘social’, sempre connesso alla rete, esperto di nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione.
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