L'ANALISI
08 Agosto 2017 - 08:46
CREMA - I divieti? Chissenefrega. E guai a far notare al gruppo di ragazzini che, oltre a ignorare un preciso divieto, rischiano di loro. Ci ha provato il custode della mini centrale idroelettrica che trova installazione alla ‘Palata’ (il salto d’acqua lungo il tratto cittadino del fiume Serio) e per tutta risposta è stato minacciato. «Ti abbiamo fotografato e sappiamo chi sei. Quindi fatti gli affari tuoi, altrimenti...» gli avrebbero detto.
A ben guardare il custode della mini centrale elettrica tutti i torti non li ha: un mese fa un ragazzino si è infatti tuffato e ha picchiato violentemente il capo contro il fondo. E’ finito in ospedale. Ma la lezione sembra non essere servita. Chissenefrega appunto.
Dai 14 ai 18 anni l’età di chi ha volutamente scambiato la ‘Palata’ per una piattaforma di tuffi. Si danno regolare appuntamento nel tardo pomeriggio (soprattutto la scorsa settimana caratterizzata dal caldo torrido) e poi iniziano la serie di esibizioni, incuranti dei divieti appunto e dei pericoli. Va ricordato che anche qui, come per il canale Vacchelli, è assolutamente vietata la balneazione.
Ma fino ad ora almeno sono rimasti impuniti.
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