L'ANALISI
25 Luglio 2017 - 08:15
CREMA - «Giù le mani dal panino». Mentre a livello nazionale, procede verso l’approvazione il disegno di legge che intende impedire agli alunni di portarsi il pasto da casa, consumandolo nella mensa scolastica, il Comune di Crema va controcorrente e fa sapere che non intende allinearsi. «Giù le mani dal panino — assicura l’assessore all’Istruzione Attilio Galmozzi — perché con l’entrata in vigore di questa limitazione, rischieremmo di avere le mense semideserte». Nell’ultima bozza del disegno di legge, attualmente alla discussione finale in commissione parlamentare, viene chiarito il discorso del panino da casa. «I servizi di ristorazione scolastica — si legge nel testo — sono parte integrante delle attività formative ed educative, erogate dalle istituzioni scolastiche». In sostanza, la mensa fa parte delle attività della scuola e non ci si dovrebbe sottrarre. Galmozzi è invece convinto che, anche una volta approvata la legge, ci sarà sempre la possibilità di una ‘scappatoia’: «Noi continueremo a fare progetti in deroga a questa limitazione». La guerra per il panino è soltanto iniziata. Roma promette la linea dura. Ma a Crema, al sandwich portato da casa non si intende rinunciare.
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