L'ANALISI
12 Luglio 2017 - 09:12
CREMA - Rieccolo, puntuale ogni estate. E’ il ‘problema’ del plateatico di piazza Duomo, che tuttavia per il neo assessore al commercio Matteo Piloni non esiste più, in quanto definitivamente risolto. Ma un qualcosa che non va deve pur esserci ancora, considerato che al tribunale amministrativo regionale pende un ricorso. L’ennesimo. Stavolta a presentarlo sono stati i titolari del bar Marini, storico esercizio pubblico che si affaccia appunto sulla slargo dominato dalla cattedrale. Lo hanno fatto attraverso l’avvocato Luca Avaldi, che ne spiega le ragioni. A proposito, il Tar si esprimerà il prossimo mese, a stagione estiva quasi conclusa.
Cosa c’è che non va? Beh, lo spazio esterno (il plateatico appunto) assegnato al Marini. L’avvocato spiega che il regolamento attuale prevede che sedie e tavolini non possano occupare più dl 50% del cosiddetto fronte vetrina. Il Marini, nel caso, si sente penalizzato perché quasi metà delle sue vetrine sono confinanti con via Racchetti. Vetrine che non possono essere utilizzate per definire la superficie, in quanto proprio di fronte va lasciato libero lo spazio per l’eventuale passaggio di un’autoambulanza. Bar che si sente quindi penalizzato.
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