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BAGNOLO CREMASCO

Arrestato a Pavia 67enne con ordine di carcerazione

L'uomo di Casaletto Ceredano deve scontare 3 anni e 2 mesi, faceva parte di un'organizzazione che favoriva l'ingresso in Italia di stranieri irregolari

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

04 Maggio 2017 - 10:37

Arrestato a Pavia 67enne con ordine di carcerazione

Una pattuglia dei carabinieri di Bagnolo Cremasco

BAGNOLO CREMASCO - I carabinieri della locale stazione, unitamente a militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Crema, nella mattinata di mercoledì 3 maggio hanno rintracciato ed arrestato a Pavia un cittadino italiano colpito da ordine di carcerazione per favoreggiamento ingresso illegale di stranieri. Il 67enne domiciliato a Casaletto Ceredano, nel 2011 era stato deferito alla Procura della Repubblica di Mantova poiché assieme ad alcuni stranieri nordafricani aveva costituito un sodalizio che in più circostanze aveva favorito l’ingresso nel territorio italiano di diversi lavoratori stagionali, ottenendo visti di ingresso, simulandone l’assunzione attraverso la presentazione di contratti di lavoro e di affitto. L’attività criminosa si era estesa a diverse province ed era durata per oltre un anno. Nel 2014 era stato dapprima condannato dal Tribunale di Mantova e nel 2015 era stata ridefinita la sentenza dalla Corte di Appello di Brescia, diventando definitiva nel mese di marzo 2017. Nel frattempo l'uomo, che aveva trascorso un periodo agli arresti domiciliari in un’abitazione di Milano, una volta ritornato libero, si era allontanato, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri di Bagnolo Cremasco, avendo ricevuto il provvedimento di carcerazione, svolgevano mirate ricerche del soggetto riuscendo ad accertare che probabilmente dimorava in un’abitazione di una sua conoscente in provincia di Pavia. Nella mattinata di mercoledì 3 maggio è scattato il blitz, con la collaborazione dei carabinieri di Pavia: i militari dell'Arma riuscivano ad individuare l’appartamento dove si trovava il 67enne, il quale veniva dichiarato in arresto e tradotto in carcere, ove deve scontare una pena reclusiva di 3 anni e due mesi, oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 540.000 euro.

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