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Housing poco sociale: "affitti salasso, il progetto naufraga"

Gli inquilini prendono carta e penna e fanno i conti: arrivano a sborsare fino a 614 euro al mese. Chiedono la riduzione del canone, altrimenti il rischio è che continui l’esodo dal complesso residenziale

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

30 Aprile 2017 - 09:13

Housing poco sociale: "affitti salasso, il progetto naufraga"

Luglio 2016: gli inquilini dell’housing sociale in assemblea per discutere del caro affitti

CREMA - Housing con «cifre che di sociale non hanno proprio nulla» e progetto cremasco nato «come prima esperienza in Italia, portato in palmo di mano in tutti i congressi, che rischia di naufragare». Parole colme di preoccupazione per il futuro delle loro abitazioni, quelle pronunciate — in un comunicato affidato al giornale La Provincia — dai portavoce degli inquilini del complesso Housing sociale dei Sabbioni, insieme al Sunia (Sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari) rappresentato da Nereo Scarinzi. Nota a margine: l’Housing sociale Casa Crema+ è stato inaugurato nel 2011 come soluzione abitativa a prezzi calmierati per le fasce di reddito medio. Vale a dire, non così basse da richiedere l’alloggio popolare, ma nemmeno in grado di accedere alle offerte del libero mercato. Mentre ora, sottolineano i residenti, «i canoni di locazione sono sovrapponibili al libero mercato». 

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