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CHIEVE

Gli inquilini dopo il 'caso Chieve': "Senza ascensore e servizi tagliati"

Denuncia-appello, a partire dalla storia di Luigia "96 anni e con problemi motori che non può uscire di casa"

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

28 Aprile 2017 - 09:02

Condominio

Gli inquilini della palazzina di via San Rocco

CHIEVE - «Ascensore fermo, che non consente a una donna di 96 anni, con difficoltà motorie, di uscire di casa. Taglio di alcune utenze, tra cui quella del metano e dell’acqua calda». La palazzina di via San Rocco - che fu teatro di quel che è passato alla storia come ‘caso Chieve’ - un anno e mezzo dopo. A parlare sono gli inquilini di alcuni appartamenti della palazzina di via San Rocco. Tra loro, Claudio Zambonelli e la moglie Maria Teresa Raimondi Lucchetti che portano alla luce il disagio ritenuto maggiore: il fratello Giuseppe Raimondi Cominesi vive con la madre Luigia Ferla in uno degli appartamenti. Luigia ha «96 anni e difficoltà negli spostamenti. Ma non può uscire di casa, perché l’ascensore non funziona più. Alla base, mancanza di manutenzione e insoluti delle utenze, nonostante noi tutti la nostra parte l’abbiamo messa».

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