L'ANALISI
26 Marzo 2017 - 15:20
Stefania Bonaldi
CREMA - Sono bacchettate quelle che arrivano dal sindaco Stefania Bonaldi ai Cinque Stelle. Da loro, nello specifico dal consigliere comunale Alessandro Boldi e dal candidato sindaco Carlo Cattaneo, era arrivata la denuncia della presenza di amianto in cinque edifici: tre scuole e due palestre. Denuncia accompagnata dalla sottolineatura che l’amministrazione comunale si era dimostrata svogliata circa la possibilità di partecipare a un bando regionale per lo smaltimento delle «coperture pericolose per migliaia di studenti».
Il sindaco: «La presenza di amianto in alcune zone cittadine è una cosa seria: l’amministrazione, insieme ai tecnici comunali e all’ATS, sta operando tutte le verifiche del caso proprio perché è in gioco anche e soprattutto la salute pubblica. Se i consiglieri 5Stelle e il loro candidato intendono sostenere questa azione sono senza dubbio i benvenuti; agitare lo spettro dell’amianto per qualche titolo ad effetto sui giornali, rischiando di creare confusione e allarmismi, è un comportamento poco serio e irresponsabile. Leggendo la loro ‘denuncia’ nei confronti della amministrazione comunale, balza immediatamente all’occhio una evidenza: tre dei cinque immobili citati non sono nemmeno di competenza del Comune di Crema bensì di competenza della Provincia di Cremona. Il comune cittadino non è tenuto a saperlo, chi siede in consiglio da cinque anni o ambisce a guidare la città dovrebbe saperlo. Con l’amianto non si scherza».
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