L'ANALISI
19 Marzo 2017 - 09:36
Il sopralluogo di Semeraro, Piloni e Boriani
CREMa - Mentre il progetto dei varchi elettronici della municipalizzata Scrp, esteso all’intero comprensorio, è destinato a vedere la luce — con le prime installazioni — solo in autunno; già la primavera riserverà a Crema una ‘selva’ di telecamere pubbliche: 150 i nuovi dispositivi, 120 dei quali concepiti per sorvegliare i soli ingressi alla città, con collegamento alle black list delle forze di polizia (gli elenchi delle targhe dei veicoli rubati o comparsi sulla scena di reati e intestati a ‘prestanome’). Andranno ad aggiungersi ai 40 ‘occhi digitali’ già presenti e in parte destinati alla sostituzione, per problemi di qualità delle inquadrature. Portando il totale dei sistemi d’osservazione a quota 190: vale a dire, una telecamera ogni 173 abitanti. A garantire i margini di manovra dell’operazione, decisamente la più imponente sul fronte sicurezza della giunta di Stefania Bonaldi ormai in scadenza, è l’appalto per l’illuminazione pubblica. Ossia la gara da 900mila euro di canone annuo, conclusa con l’assegnazione alla Simet-Gei della gestione di lampioni e semafori.
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