L'ANALISI
18 Marzo 2017 - 08:48
CREMA - Era stata fotografata da una compagna, a sua insaputa, mentre si cambiava - per l’ora di educazione fisica - nello spogliatoio della palestra scolastica. E quell’immagine, non particolarmente osé ma comunque in palese violazione della privacy della studentessa, peraltro minorenne, è ‘rimbalzata’ di telefonino in telefonino all’interno di un gruppo WhatsApp. Non ha avuto conseguenze penali — è bene precisarlo — la vicenda che risale ai mesi scorsi, sebbene solo negli ultimi giorni abbia varcato i confini delle aule didattiche (quelle di un istituto superiore cittadino). Ma se le carte bollate sono rimaste nel cassetto, non significa che l’episodio sia stato preso ‘alla leggera’ dai vertici della scuola. Anzi. E’ stato lo spunto per dare avvio ad una serie di incontri sul tema del cyberbullismo, che hanno avuto per relatori — con avvio durante l’inverno — docenti in divisa: polizia e carabinieri, per intenderci.
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