L'ANALISI
10 Marzo 2017 - 09:09
I piloti Antonio Cabini e Giulio Verzelletti con la Pandakar
CREMA - E’ stata una delle principali attrazioni del salone internazionale dell’auto, che si è aperto giovedì 9 marzo a Ginevra. La Panda con la quale lo scorso mese di gennaio il cremasco Antonio Cabini e il suo collega bergamasco Giulio Verzelletti hanno portato a termine la Dakar, il raid sudamericano più impegnativo e più famoso al mondo, è stata presa letteralmente d’assalto da visitatori e fotografi. Insieme alla piccola Fiat, la casa automobilistica torinese ha invitato gli autori del miracolo, vale a dire i due piloti e l’intero team Orobica Raid, che li ha assistiti durante la Dakar. Tirata a lucido per l’occasione e resa ancor più scintillate dai giochi di luce del salone, la Pandakar ha nascosto le rughe apertesi durante le fatiche del raid. Per l’intera giornata di giovedì 9 marzo e forse per la prima volta dopo aver compiuto l’impresa, il cremasco Cabini, veterano della Dakar con 20 partecipazioni, ha potuto godere del successo. La piccola vettura, che passerà alla storia per essere riuscita per la prima volta dopo vari tentativi a tagliare il traguardo finale della Dakar, farà bella mostra di sè al salone di Ginevra fino a domenica 19. Poi, potrà concedersi anche una passerella cremasca.
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