L'ANALISI
28 Febbraio 2017 - 09:24
Paolo Palladini
VAILATE - Servirsi del Dna di Fido per risalire al padrone maleducato e multarlo. È l’ultima idea del sindaco leghista Paolo Palladini per combattere il fenomeno dell’abbandono degli escrementi dei cani lungo le strade e sui marciapiedi del centro abitato di Vailate. Le proteste dei cittadini sono all’ordine del giorno perché, nonostante siano in molti ad essere sensibili agli appelli e a raccogliere, con paletta e sacchetto, la cacca del loro amico a quattro zampe, ce ne sono altrettanti che non lo fanno, con buona pace dell’igiene pubblica e del decoro del paese. «Della possibilità di servirsi del test del Dna dei cani per arrivare a multare i loro padroni, che non ne raccolgono gli escrementi – spiega Paolo Palladini -, si sta occupando la polizia locale, alla quale ho chiesto di approfondire i vari aspetti legati a questa procedura che so non essere semplice né veloce e che dovrebbe cominciare con la schedatura del Dna di tutti i cani in possesso dei cittadini residenti a Vailate cui risalire a seguito dell’analisi delle feci». In questi giorni sta facendo parlare di sé il caso di Malnate, Comune in provincia di Varese la cui amministrazione ha già messo in moto la procedura che entro l’anno introdurrà il campionamento della deiezione canina abbandonata ed il suo invio al laboratorio per l’analisi del Dna.
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