L'ANALISI
12 Febbraio 2017 - 09:36
CREMA - Via libera in Comune, ma ancora tutto bloccato all’ospedale Maggiore. Parliamo della possibilità di registrare all’anagrafe i neonati con il doppio cognome (oltre a quello paterno anche quello della madre), sancita dalla sentenza 286 del 2016 della Corte costituzionale. La decisione si era concretizzata nei mesi scorsi in una circolare applicativa diramata dal ministero dell’interno all’Associazione nazionale comuni italiani: anche il Comune di Crema ha dunque recepito la nuova disposizione. Chi vuole può rivolgersi all’ufficio di stato civile, richiedendo la registrazione col doppio cognome, al momento della dichiarazione di nascita.
Non è così, invece, in ospedale. Già da alcuni anni al Maggiore è possibile registrare il figlio o la figlia direttamente allo sportello dedicato, istituito dal nosocomio cittadino, ottenendo contemporaneamente il codice fiscale del neonato e l’assegnazione del pediatra. Al momento, però, per motivi tecnici, la procedura informatica ‘Icaro’, non consente di dare al figlio il doppio cognome. «Stiamo aspettando che la Regione aggiorni il sistema, prevedendo anche l’opzione sancita dalla Corte costituzionale» hanno spiegato nei giorni scorsi dalla direzione dell’ospedale.
In Comune, invece, il sistema informatico già consente il doppio inserimento. Un’opportunità che vale solo solo per i cittadini italiani e per i bambini nati o adottati successivamente alla pubblicazione della sentenza: dunque non ha carattere retroattivo.
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