L'ANALISI
08 Febbraio 2017 - 07:51
E' continuo l'arrivo di nuovi migranti a Crema
CREMA - Dieci profughi in pochi giorni. Sono stati destinati quasi esclusivamente alla città. Il Cremasco ha smesso, con qualche rara eccezione, di essere ricettivo. Dei 53 migranti assegnati alla prefettura di Cremona nelle ultime ore, solo una decina ha potuto essere indirizzata a Crema e limitrofi. «In quella zona mancano le strutture, quindi la gran parte si è riversata ancora nel Cremonese», confermano dagli uffici della prefettura. E anche tra le realtà cittadine che hanno accolto non emergono ‘nomi nuovi’, se non quello della Cooperativa Koala, finora non annoverata tra le strutture di accoglienza. Nel fine settimana, invece, è stata tra le prime ad aprire le porte, ospitando cinque dei dieci migranti arrivati in città (africani). Gli altri sono stati suddivisi tra le cooperative e gli enti che ormai da più di un anno sono attivi nel settore. Due si sono uniti alla grande famiglia della cooperativa Tecno Proget, portandone il numero degli ospiti a 30. Un solo profugo è stato preso in carico dalla Caritas diocesana. Fuori dalle mura venete, sul territorio cremasco, a dire sì alla richiesta della prefettura è stata solo la cooperativa ‘A braccia larghe’, che coordina le strutture di Romanengo e Salvirola: altri due posti rimediati. Ma non basta. A ore, sono previsti altri arrivi dalla Sicilia.
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