L'ANALISI
06 Febbraio 2017 - 09:02
CREMA - "Abbinato alla vendita di merce a basso costo nei parcheggi cittadini, è inutile negarlo, vi è il fenomeno della questua", ammette il comandante della polizia locale Giuliano Semeraro, mentre dà conto — dal suo ufficio di largo Croce Rossa — di due richieste di revoca dell’autorizzazione al commercio ambulante. Ossia, l’iter avviato a carico degli ultimi stranieri con borsone al seguito, controllati nel piazzale accanto all’ospedale Maggiore. "La sorveglianza delle aree di sosta prosegue quotidianamente", puntualizza intanto il dirigente del commissariato di polizia, ossia il vicequestore Daniel Segre, confermando la più fresca espulsione in ordine di tempo. Vale a dire quella formalizzata sabato 4 febbraio, a carico di un giovane africano, controllato da un equipaggio della ‘volante’ mentre cercava di vendere mercanzia a due passi dall’ingresso del pronto soccorso: non era stato in grado di esibire alcun permesso di soggiorno. La polizia locale è passata a vagliare una a una le singole autorizzazioni, acquisite nel corso delle ispezioni. Vale a dire che due Comuni, Crema e un centro della Bassa bergamasca, avevano sì rilasciato le autorizzazioni alla vendita in strada, ma non erano abbinate ad alcun incartamento integrativo, necessario ai fini fiscali, sul luogo e le modalità d’esercizio. Di qui la richiesta di revoca, inoltrata direttamente agli uffici competenti dei due municipi.
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