L'ANALISI
28 Gennaio 2017 - 08:31
Uno dei tanti sopralluoghi che si sono svolti nell’area dell’ex scuola di Cl
CREMA - La procura alla Corte dei conti ha acquisito il fascicolo relativo alla realizzazione, mai terminata, del campus scolastico della Fondazione Charis ai Sabbioni, meglio conosciuto come ex scuola di Comunione e Liberazione. L’operazione è stata decisa sulla base delle notizie apparse nei mesi scorsi sulla stampa, relative al finanziamento a fondo perduto di un milione di euro di soldi pubblici, che la Regione Lombardia aveva a suo tempo concesso alla Charis, per tramite del Comune di Crema. La stessa Regione, considerato che l’opera non è stata terminata per la messa in liquidazione volontaria della Charis, ne ha preteso la restituzione dal Comune, dando vita ad un braccio di ferro tra i due enti.
«La procura — spiega il sindaco Stefania Bonaldi — ha ripercorso dall’inizio la vicenda, partendo dall’atto deliberativo, per vedere se esistono irregolarità di tipo penalmente rilevante. E’ significativo che un’autorità si interessi a questo caso». La magistratura amministrativa dovrà valutare ed esprimersi sulla regolarità dell’azione svolta da Regione e Comune, poiché è previsto che la gestione delle risorse pubbliche sia sottoposta ad un controllo il cui scopo è quello di garantire l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici. La Fondazione Charis era stata messa in liquidazione volontaria il 18 febbraio 2013, avendo accumulato debiti complessivi per circa 20 milioni di euro. Con un comunicato aveva reso noto ala giunta comunale la propria impossibilità a portare a termine il cantiere della scuola di Cl.
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