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Meningite, lento miglioramento: 43enne resta in prognosi riservata

L'uomo è ricoverato all'ospedale di Cremona: in corso i test per stabilire la causa, l’ipotesi è che si tratti di un batterio, ma viene escluso il meningococco

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

29 Dicembre 2016 - 20:29

Meningite, lento miglioramento: 43enne resta in prognosi riservata

CREMA - Le condizioni del cremasco ricoverato a Cremona per meningite sono in lento miglioramento: resta comunque in terapia intensiva e i medici del reparto malattie infettive del Maggiore non hanno sciolto la prognosi. Non è ancora chiaro, però, quale sia il batterio — perché pare proprio che la causa sia un germe — che ha infettato il 43enne. Il Cremasco si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Crema la sera di Natale. Febbre alta, mal di testa, vomito e altri sintomi di una possibile meningite avevano consigliato ai medici l’immediato trasferimento a Cremona. «Il paziente è cosciente — ha aggiunto ieri Rossi —: è già stato sottoposto a ripetuti test per individuare la causa della malattia, ma non ci sono ancora certezze. Posso solo confermare che non era vaccinato e che le approfondite analisi sono risultate negative per il meningococco».

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