L'ANALISI
16 Dicembre 2016 - 09:05
Angelo Ogliari, Jolanta Lewandowska e Edgard Fagraldines
CREMOSANO - «La sentenza impugnata risulta carente, ai fini della considerazione della gravità indiziaria del singolo elemento, nella valutazione che l’appostamento ad opera di Fagraldines presso la casa della vittima non avvenne la notte dell’omicidio, ma quella precedente; i panni lavati in lavatrice avevano tracce di sangue degli imputati, ma non della vittima; la parrucca della ricorrente venne notata quando i due imputati andarono a noleggiare l’auto il 17 ottobre, ossia alcuni giorni prima dell’omicidio; la partenza degli imputati per la Polonia, la mattina dopo il fatto, è stata seguita dopo alcuni giorni da un rientro spontaneo...». In 15 pagine, depositate nei giorni scorsi, i giudici della quinta sezione penale della corte di cassazione hanno condensato i motivi che, il 19 settembre, li hanno portati ad accogliere il ricorso della difesa, annullando la condanna a 30 anni di reclusione ciascuno pronunciata a Milano nei confronti di Edgard Fagraldines e Jolanta Lewandowska. Ossia, i due soli imputati per il delitto di Angelo Ogliari.
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