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Ospedale, senegalesi 'sfrattati' dagli abusivi albanesi

Nel parcheggio questua tra i passanti. Il vicequestore Segre: situazione monitorata, possibili interventi con altre forze dell'ordine

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

07 Dicembre 2016 - 08:34

Ospedale, senegalesi 'sfrattati' dagli abusivi albanesi

Il piazzale di via Macallè sempre affollato

CREMA - Si sono spartiti accattonaggio e vendita di accendini nel parcheggio libero a due passi dall’ospedale Maggiore. Ma stando alle voci più accreditate, quello tra ‘ambulanti’ africani e colleghi dell’Est europeo — prevalentemente di origine albanese — non sarebbe stato un avvicendamento indolore. Bensì un vero e proprio ‘sfratto’. Fatto sta che da qualche giorno a questa parte, a chiedere un’offerta a chiunque posteggi non sono più in esclusiva giovani senegalesi, peraltro alcuni dei quali finiti nei guai in passato per intemperanze (pugni alle vetture e minacce) nei confronti di chi si rifiutava di versare l’obolo. Da fine novembre, l’accento con cui vengono rivolti gli inviti a «comprare» o «aiutare» è sempre più spesso balcanico. Chi occupava l’area in precedenza non è comunque sparito; più semplicemente si è ritirato in una porzione limitata dall’ampio piazzale (otto mediamente i venditori di origine africana rimasti). Ma la zona più appetibile è ormai appannaggio dei colleghi d’oltre Adriatico.

«Stiamo monitorando attentamente la situazione e non escludiamo interventi in sinergia con i colleghi della altre forze dell’ordine», si lascia sfuggire il vicequestore Daniel Segre, dirigente del commissariato di polizia, che fra l’altro dista poche centinaia di metri in linea d’aria.

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