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Caso don Inzoli, Bordo: si poteva fermare prima

Il deputato di Sinistra italiana aveva presentato l'esposto in procura per chiedere le indagini sugli abusi sessuali nel giugno 2014

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

25 Novembre 2016 - 20:43

Caso don Inzoli, Bordo: si poteva fermare prima

Franco Bordo

CREMA - «Sapere che attraverso il mio esposto, depositato nel giugno del 2014, sono partite le indagini che hanno portato alla sentenza che condanna don Mauro Inzoli e leggere che già dal 2001 i vertici della Diocesi cremasca erano informati dei fatti, desta in tutti noi non solo una profonda tristezza ma anche grande sconcerto e immensa rabbia: si poteva e si doveva fermare con largo anticipo e non è stato fatto. Tutto ciò è gravissimo». Non nasconde tutta la sua amarezza Franco Bordo, deputato di Sinistra italiana, all’indomani della pubblicazione della motivazione della sentenza di condanna a 4 anni e 9 mesi nei confronti di don Mauro Inzoli, leader carismatico di Cl, per abusi sessuali su minori. Motivazioni choc che hanno creato molto sconcerto. Il 30 giugno 2014 Bordo presenta in procura a Cremona l’esposto con il quale chiede indagini sugli abusi sessuali di don Inzoli.

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