L'ANALISI
05 Novembre 2016 - 16:29
CREMA - Pochi giorni fa, in seguito a un controllo a Campo di Marte, è stato trovato in possesso di alcune dosi di stupefacenti e segnalato come assuntore e nel pomeriggio di venerdì 4 novembre un 35enne è finito in manette dopo che i carabinieri, nel notificargli la convalida del sequestro della droga, hanno scoperto una serra di marijuana all'interno della sua abitazione. Per l'uomo l'accusa è di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.
In seguito al controllo effettuato presso il parco cittadino, R.G. (originario della provincia di Caserta e residente a Crema da anni) era stato accompagnato in caserma per il sequestro della droga. Gli investigatori si sono presentati presso l'abitazione del 35enne nel pomeriggio del 4 novembre per la notifica e sull'uscio hanno avvertito l’odore acre tipico della marijuana.
R.G. alla richiesta di spiegazioni, si è dimostrato nervoso e ha tentato con banali scuse di evitare che i militari potessero accedere in casa per verificare cosa stesse nascondendo. I carabinieri, a quel punto, hanno deciso di procedere alla perquisizione e hanno trovato, in camera da letto, un sacchetto contenente 20 grammi di marijuana essiccata. La sorpresa però era in una delle altre stanze, nella quale gli investigatori hanno rinvenuto una vera e propria serra contenente 15 piante di cannabis indica in coltivazione e dotata di un vero e proprio impianto di illuminazione, riscaldamento e ventilazione forzata verso l’esterno (tutto sequestrato).
R.G. è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione e coltivazione di droga e su disposizione del PM della Procura della Repubblica di Cremona, essendo incensurato, è stato posto in regime di arresti domiciliari in attesa del processo.
"Giova far presente - puntualizza il maggiore Giancarlo Carraro - che si susseguono sempre più frequentemente i sequestri e gli arresti per coltivazione di marijuana prodotta in casa da parte persone spesso indigenti che a causa dello stato di disoccupazione, cercano di sopravvivere con attività illecite. La droga prodotta molto facilmente, tuttavia, contiene spesso un T.H.C. (principio attivo tetraidrocannabinolo) molto elevato trattandosi di semi geneticamente modificati che portano a danni psicofisici per gli ignari consumatori, spesso permanenti".
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