L'ANALISI
23 Ottobre 2016 - 08:55
Una fase dell'asta e nel riquadro Luca Bray
CREMA - Sala Pietro da Cemmo affollata, ma a rilanciare sono stati in pochi: più che i terremotati del Centro Italia, a cui andranno comunque i 5mila euro raccolti, a fregarsi le mani sono coloro che venerdì 21 ottobre hanno acquistato opere di sicuro e certificato valore a prezzi stracciati. Un esito che ha deluso e amareggiato sia gli organizzatori che gli artisti. Con Luca Bray, uno dei più rappresentativi e quotati, che non esita a parlare apertamente di «vergogna». L’asta benefica organizzata dal gruppo ‘CreArt’ e coordinata da Luca Scarpini, contava su una trentina tra quadri e altre creazioni donate da artisti cremaschi, tra i quali numerose firme quotate a livello nazionale e internazionale.
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