L'ANALISI
16 Ottobre 2016 - 09:16
A rimetterci sono gli alunni disabili
CREMA . Qualche docente arriva, qualcun altro se ne va. Ci sono classi che sono già al terzo cambio di insegnante nella stessa materia. A più di un mese dall’inizio delle lezioni, la situazione nelle scuole cremasche è ancora di precarietà. «I docenti arrivano, ma dopo qualche giorno spariscono — spiega Claudio Patrini di Retescuole Crema, l’associazione che riunisce insegnanti di vari istituti —: prima c’è stato il fenomeno delle assegnazioni provvisorie, che ha visto il personale nominato dal Sud, chiedere e ottenere di avvicinarsi a casa. Adesso, i dirigenti scolastici stanno chiamando i supplenti dalla terza fascia delle graduatorie di istituto, che però in alcuni casi sono bloccate dai ricorsi. Il risultato è che ci sono ancora decine e decine di cattedre scoperte». Per ovviare a queste assenze, i presidi, che hanno comunque introdotto l’orario pieno, sono costretti a ricorrere alle supplenze. «E per fare questo — spiega Patrini — si utilizzano anche i docenti di sostegno, sottraendoli quindi alla loro funzione». Nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado ci sono parecchi disabili gravi. Solo i residenti nel Comune di Crema sono 93, di cui 22 nella scuola dell’infanzia, 40 nella primaria, 16 alle medie e 15 alle superiori. A questi si aggiungono non meno di 500 alunni con certificazione. Finché gli organici non saranno completati, c’è il rischio che siano loro a rimetterci maggiormente. «A complicare ancor di più la situazione — conclude Patrini — c’è il concorsone anche per il 38% delle materie non è ancora terminato. Molti candidati devono ancora sostenere l’orale, altri la prova pratica. Intanto i genitori hanno iniziato a lamentarsi per le tante ore ‘buche’ che fanno i loro figli a scuola».
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