L'ANALISI
21 Settembre 2016 - 08:35
CREMA - A fine anno scadrà il piano triennale delle opere del Dipartimento nazionale dei vigili del fuoco, nel quale è inserita la realizzazione della nuova caserma di Crema. Quindi, o si fa in fretta a bandire la gara d’appalto, cosa tutt’altro che semplice, oppure bisognerà reinserire la costruzione nel prossimo piano. Con tempi d’attesa che si allungheranno ulteriormente. Al momento, l’unica certezza è che al bando per la messa a disposizione di un’area sulla quale costruire la caserma ha concorso soltanto la società partecipata cremasca Scrp. Se si dovesse fare, dunque, il nuovo edificio sorgerebbe laddove era stato pensato per la precedente formula, bocciata la scorsa primavera dalla ragioneria dello Stato: in via Macallé, oltre il cavalcavia per San Michele, a ridosso della tangenziale.
Se un passo avanti è stato compiuto con l’aggiudicazione del bando per l’area, sulla realizzazione vera e propria, all’interno del distaccamento di via Macello, serpeggia un certo pessimismo. Pessimismo che trova conferma anche nelle parole di Ivano Galli, capo-reparto e sindacalista della Cgil: «Confermo che il piano triennale nel quale figura la nuova caserma di Crema scadrà a fine dicembre. Se non si affrettano i tempi, occorrerà reinserire il progetto nella prossima programmazione».
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