L'ANALISI
20 Settembre 2016 - 10:31
CREMA - Una denuncia per maltrattamenti in famiglia e per detenzione illegale di arma da fuoco. L'ha rimediata un artigiano cremasco dopo che la moglie, vittima di continue vessazioni, ha allertato i carabinieri.
I militari, in seguito alla chiamata della donna, si sono presentati nell'abitazione dei coniugi nella mattinata di lunedì 19 settembre. La signora, visibilmente scossa, ha raccontato agli uomini dell'Arma che da oltre un anno subiva violenze fisiche e verbali da parte del marito e di aver deciso di allertare i carabinieri temendo per la propria incolumità.
Portata in caserma, la signora è stata ascoltata da un carabiniere donna, alla quale ha raccontato nei minimi particolari tutti i momenti difficili che aveva passato negli ultimi mesi e che via via si erano sempre più ripetuti e aggravati nel tempo. Durante la stesura della denuncia, è emerso che il marito possedeva un’arma. Gli investigatori del Nucleo Operativo si sono recati presso l'abitazione e, alla presenza dell'uomo, hanno eseguito una perquisizione rinvenendo sopra l’armadio della camera da letto una pistola calibro 6,35 e oltre 100 proiettili del medesimo calibro.
L’arma non risultava detenuta legalmente e quindi è stata sequestrata per accertarne la provenienza. Successivamente verrà inviata al RACIS di Parma per l’esame balistico atto a verificare se utilizzata in passato per commettere eventuali delitti.
Grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra il comando dei carabinieri di Crema e Rete contatto di Crema (che tra l’altro nel mese di maggio ha addestrato diversi militari dei reparti dipendenti di questa Compagnia sull’attività da svolgere nei confronti delle vittime di violenza domestica), la donna ed il figlio adolescente sono stati affidati all'associazione e ospitati in una struttura.
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