L'ANALISI
14 Agosto 2016 - 09:41
Da sinistra Alessia Locatelli e foto di gruppo dei sui amici
AGNADELLO — Millequattrocento firme contro l’incrocio killer. Tante ne hanno raccolte sinora fra gli agnadellesi gli amici di Alessia Locatelli, la diciassettenne di Vailate morta la sera di lunedì 27 giugno, travolta da un’auto in transito a forte velocità, guidata da un giovane di Trescore. La ragazza stava attraversando in bicicletta l’ex statale Bergamina, all’incrocio con le vie Rivolta e Garibaldi. Con questa petizione, partita all’indomani dei funerali della sfortunata giovane, gli amici di Alessia chiedono alla ex Provincia di Cremona di realizzare al più presto una rotatoria al posto dell’incrocio e, nel frattempo, di abbassare a 70 chilometri orari il limite di velocità sul lungo rettilineo che da una parte conduce a Pandino e dall’altra ad Arzago d’Adda.
Da tempo si parla di una rotatoria in questo punto del territorio agnadellese. C’è un protocollo d’intesa fra il Comune e la Provincia e c’è anche un progetto dell’infrastruttura ma mancano i soldi. Nei giorni scorsi il sindaco Giovanni Calderara e due rappresentanti del gruppo di amici di Alessia, Giuseppe Siciliani e Margherita Valeri, si sono recati a Cremona per consegnare le firme e discutere del problema-Bergamina. Con loro anche il sindaco di Pandino Maria Luise Polig.
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