Sosta con carta di credito, i parchimetri si adeguano

CREMA - «Tutti i parcometri, installati a Crema, sono operativi anche per il pagamento con le carte di credito e le tessere bancomat». Parola di Gestopark, ossia la società vincitrice del bando per la gestione degli stalli blu in città. E la precisazione dell’impresa ligure, giunta venerdì 12 agosto, getta acqua sul fuoco della polemica, divampata nel cuore dell’estate. In attesa del responso del Tar sul ricorso presentato dall’azienda seconda classificata nella gara, Gestopark aveva infatti annunciato la momentanea sospensione degli investimenti nelle nuove tecnologie. E il consigliere comunale d’opposizione Tino Arpini, ‘Solo cose buone per Crema’, ne aveva preso spunto per una specifica interpellanza. Tutto ruota, o meglio ruotava, attorno «all’obbligo di accettare le carte di credito» per i pagamenti della sosta, che deriva dalla legge di stabilità, per incentivare il ricorso alla cosiddetta ‘moneta elettronica’. «Secondo una nota del sindaco — specifica il documento protocollato dall’esponente dell’opposizione — Gestopark tarderà il completamento degli investimenti, fra i quali il pagamento in remoto. In caso di contestazione di eventuali sanzioni per mancato pagamento, da parte di chi avesse voluto e non potuto utilizzare la moneta elettronica — la richiesta di chiarimenti di Arpini — che tipo di atteggiamento intenderà tenere questa amministrazione?». «Quella sollevata dal consigliere — l’immediata replica della leader di giunta Stefania Bonaldi — è una questione che ha già comportato contenziosi a Genova ed in altri capoluoghi: vertenze finite malissimo per gli automobilisti morosi. La circostanza, che la legge finanziaria preveda la possibilità di pagamento con mezzi elettronici, obbliga i Comuni ed i concessionari ad adeguare i parcometri, cosa avvenuta nelle scorse settimane a Crema, ma non esime gli utenti dal pagare la sosta».