SOS ACQUA
03 Agosto 2016 - 08:45
Mauro Bandirali davanti al cartello di divieto di sosta
CREMA - «Ho l’impressione di essere diventato il capro espiatorio della loro incapacità di risolvere realmente il nodo della sicurezza stradale in via Piacenza. Che c’è ed è pressante, ma non certamente davanti al mio negozio: gli incidenti gravi avvengono sulla doppia curva in direzione di Ripalta Cremasca e alla rotatoria su via Libero Comune. Qui davanti a noi solo incidenti di poco conto. Salvo uno, anni fa, quando un bimbo sfuggì di mano ai suoi genitori correndo in mezzo alla strada. Una tragica fatalità. L’amministrazione di Crema ha contro di me un accanimento incomprensibile, con il risultato di mettere a repentaglio posti di lavoro». A parlare è Mauro Bandirali, che con la sua storica attività è uno degli alfieri del ‘Made in Crema’ (il suo gelato è stato decretato il migliore d’Italia e presto potrebbe aprire a Londra). Bandirali, però, proprio non ci sta a fare l’agnello sacrificale: davanti al cartello che certifica la scelta di ‘falciare’ a partire da mercoledì 3 agosto il numero dei posti auto davanti al suo negozio (taglio drastico: da 18 a 7, con disco orario) annuncia che darà battaglia proponendo un ricorso al Tar contro l’ordinanza comunale «pur sapendo che i tempi saranno lunghi e che il danno sarà già fatto».
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