L'ANALISI
22 Luglio 2016 - 08:09
Migranti in un centro di accoglienza
SPINO D’ADDA — Il paese ospiterà dei richiedenti asilo, i primi nella storia spinese, almeno per quanto riguarda l’istituzione locale, ossia il Comune. Adesso si tratta di capire quanti. Se, com’è nelle intenzioni della giunta, sarà l’ente locale a governare gli arrivi, i profughi saranno quattro o cinque, come ha spiegato il sindaco Luigi Poli. Se, invece, i contatti presi con i privati, dall’amministrazione di ‘Impegno per Spino’ non andranno a buon fine, la palla passerà alla prefettura: «Al che — aggiunge Poli — il numero potrebbe salire a 10-15». In base agli accordi presi un paio di settimane fa, in occasione dell’incontro tra i sindaci cremaschi e il prefetto Paola Picciafuochi, per ora dunque si sta muovendo solo il Comune: «Ho preso contatti con agenzie immobiliari che hanno sede in paese e con amministratori di condominio — conferma Poli —: proprio per capire se ci sono privati che vogliono mettere a disposizione un appartamento con un paio di camere da letto o alloggi più piccoli». Per ora le risposte positive latitano. Quali siano i numeri degli stranieri in arrivo, sull’accoglienza arriva l’altolà della Lega spinese: «Esprimiamo preoccupazione — spiega Luciano Sinigaglia — per le notizie riguardanti l’arrivo di immigrati a Spino. Esponenti dell’amministrazione si sono attivati per convincere alcuni proprietari di appartamenti sfitti perché accolgano gruppi di immigrati. Siamo contrari e ci opporremo con tutti i mezzi a questa imposizione verticistica e non condivisa».
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