Moschea, Centro islamico senza soldi

CREMA - Il Centro islamico cremasco ha chiesto una dilazione dei tempi per poter presentare l’integrazione alla documentazione che gli è stata chiesta dalla commissione che sta esaminando il bando per la realizzazione della moschea in via Milano. Insediatasi qualche giorno dopo la presentazione dell’offerta, la commissione ha finora aperto soltanto la busta contenente gli atti amministrativi, constatando che mancano le garanzie bancarie circa la finanziabilità dell’opera. Al Centro islamico erano stati concessi cinque giorni per presentare i documenti mancanti. Un lasso di tempo troppo ristretto per poter ottenere un finanziamento da una banca. Da qui la richiesta di poter avere qualche giorno in più, che la commissione esaminerà nella seduta in programma lunedì 13 giugno. Si prevede che, come solitamente accade in questi casi, la proroga possa essere concessa. Resta tuttavia il fatto che presentare le garanzie bancarie richieste dal bando sembrerebbe abbastanza complicato da parte del Centro islamico. Se non verrà superato questo scoglio, riguardante la parte amministrativa, non potrà essere aperta la busta contenente la relazione tecnica e il progetto preliminare di quanto si intende realizzare, cosa del resto disciplinata dai con tenuti del bando. Senza una banca che garantisca l’operazione, c’è il rischio che la commissione respinga la proposta. E’ la speranza dell’altra associazione islamica cremasca, Assalam, che seguita a proporre l’acquisto di un capannone (oppure il semplice affitto) con i soldi che i musulmani hanno sul loro conto corrente. La contrapposizione tra le due associazioni islamiche che operano sul territorio non sembra favorire la realizzazione del progetto, che fin dall’inizio non è condiviso.