Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

PANDINO

Denunciati animalisti per calunnia e interruzione di pubblico servizio

I due avevano richiesto l'intervento dei carabinieri in un allevamento di conigli, ma non è stato riscontrato alcun maltrattamento

Daniele Duchi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

14 Maggio 2016 - 10:42

Denunciati animalisti per calunnia e interruzione di pubblico servizio

I carabinieri di Pandino

PANDINO - Lo scorso 9 maggio, verso le ore 17, giungeva alla Stazione dei carabinieri di Pandino una richiesta di intervento da parte di due giovani appartenenti ad una associazione animalista di Milano che si trovavano in un’azienda agricola del paese ed avevano accertato un maltrattamento di animali in atto. Sul posto veniva inviata una pattuglia e i militari identificavano i due giovani attivisti che chiedevano il sequestro di circa 50 conigli, a loro dire allevati in condizioni di sofferenza per la mancanza di cibo e lo spazio ristretto. Veniva identificato il titolare dell’azienda agricola, un 65enne del posto, il quale si dimostrava sorpreso da tale situazione, asserendo che allevava i conigli da decenni e non aveva mai avuto alcun tipo di problema in passato. Asseriva che poco prima i due si erano presentati dicendo di voler acquistare un coniglio, chiedendone la macellazione sul posto. Dopo l’uccisione dell’animale gli stessi si erano 'qualificati' contestando tale prassi. Gli animali però non apparivano particolarmente sofferenti e le gabbie erano quelle classiche di fabbricazione industriale e quindi non artigianali. Ciò nonostante i due animalisti chiedevano insistentemente il loro sequestro ed affidamento quali custodi giudiziari. Il sequestro preventivo degli animali presupponeva però di verificarne il precario stato di salute e quindi veniva richiesto l’intervento di un veterinario dell’ASL che tuttavia non era prontamente reperibile. Si decideva di procedere al sopralluogo il giorno successivo. I due animalisti, però, non contenti di quanto era stato deciso, si sono dapprima presentati in caserma a Pandino sporgendo formale denuncia per maltrattamenti eppoi sono ritornati presso la cascina richiedendo l’intervento della Guardia di Finanza nonché di altri animalisti e dei giornalisti. Nella giornata dell’11 maggio, tuttavia, è stato eseguito il sopralluogo con il medico veterinario dell’Asl di Crema che constatava invece il corretto allevamento e buono stato di salute degli animali e così i carabinieri procedevano al defermento alla Procura della Repubblica di Cremona dei due giovani animalisti per calunnia ed interruzione di pubblico servizio, avendo incolpato ingiustamente una persona di un reato e per aver richiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri eppoi della finanza senza motivo. Nulla quindi veniva contestato all’agricoltore poiché la normativa regionale ed europea prevede la possibilità di allevamento e macellazione dei conigli da parte del proprietario. Nei confronti dei due animalisti verrà altresì adottato anche il foglio di via obbligatorio dal Comune di Pandino per tre anni.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • tiziana_stanzani

    20 Maggio 2016 - 12:27

    Come Coordinatore Regionale Lombardia di META Onlus - Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, vi do' la mia parola che non finisce qui: la verità verrà a galla e i responsabili di questa menzogna saranno puniti per diffamazione, danni biologici e morali, inquinamento delle prove, vilipendio di immagine, omissioni d'atti d'ufficio, albo dei giornalisti e naturalmente la violazione di almeno una decina di comma dei codice civile e penale. Ci vediamo in Tribunale. Grazie comunque per l'opportunità di mostrare finalmente cosa succede realmente quando si tratta di legge 189. A prestissimo. Tiziana Stanzani, Brugherio

    Report

    Rispondi