CALCIO
14 Maggio 2016 - 09:25
Antonella Rutigliano
SPINO D’ADDA — Trentuno interventi chirurgici non bastavano. E nemmeno è bastato essere stata in coma anni fa per un gravissimo incidente stradale, aver trascorso sei mesi in un letto d’ospedale, 18 su una sedia a rotelle e ancor di più in centri di riabilitazione, con il risultato finale del braccio sinistro paralizzato. A maggio dello scorso anno, durante un allenamento sulla strada che da Rivolta d’Adda porta a Spino, a causa delle pessime condizioni del fondo stradale, ha avuto un altro rovinoso incidente, che le ha ‘regalato’ una settimana di terapia intensiva per un polmone bucato e un mese immobile in un letto di ospedale a causa di molteplici fratture: tre vertebre, tutti i processi trasversi da D1 a D12, la scapola, la clavicola, l’omero, il gomito e la mano sinistra, con l’aggiunta di un trauma cranico, la perdita di sensibilità e della parziale funzionalità della gamba sinistra, che hanno richiesto un intervento chirurgico (il trentaduesimo) e due mesi di busto alla schiena.
Nonostante questa serie di sventure, Antonella Rutigliano, classe 1971, ha avuto la forza di rialzarsi un’altra volta, di tornare in sella e di imporsi ancora nel ciclismo paralimpico. La prossima sfida di Antonella partirà venerdì 27 da Ascoli, dove la attende una Long ride di 2.100 chilometri con destinazione Londra per promuovere il progetto ‘Sport e Disabilità’. «Io ho deciso di vivere alla grande e di rialzarmi ogni volta che cadrò».
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