L'ANALISI
03 Maggio 2016 - 09:57
L'immagine di uno dei rapinatori e i carabinieri davanti all'ufficio postale
CAMISANO CREMASCO - Dopo un anno di indagini sono stati catturati dai carabinieri di Crema i protagonisti della rapina all'ufficio postale messa in atto il 14 maggio 2015 verso le ore 13.45. Quel giorno due ignoti malfattori irrompevano armati di pistola, all’interno della posta di Camisano e, sotto la minaccia rivolta alla direttrice, si facevano consegnare quanto custodito in cassa (circa 500 euro). Dopo averla legata ai polsi con una fascetta di plastica, la chiudevano in bagno dandosi a repentina fuga. La malcapitata riusciva a liberarsi dopo poco e a dare l’allarme. Le ricerche, con l’ausilio di più pattuglie, davano però esito negativo. Gli investigatori, grazie alle immagini delle telecamere ed alle impronte rilevate, grazie ad una lunga indagine supportata anche dal RACIS di Parma, sono riusciti ad identificare i malfattori, due pregiudicati siciliani, classici trasfertisti dediti a questi tipi di reati. Nei giorni scorsi, le inconfutabili prove raccolte nei loro confronti hanno permesso al PM della Procura della Repubblica di Cremona di richiedere ed ottenere una ordinanza di custodia cautelare dal GIP che veniva eseguita nei confronti di uno dei due soggetti, il 36enne A.G., disoccupato, dimorante con la famiglia a Calvenzano (Bergamo), bloccato sotto casa. La successiva perquisizione permetteva di rinvenire l’abbigliamento utilizzato per commettere la rapina. Il secondo, invece, dimorante a Palermo, non veniva rintracciato dai carabinieri del posto. L'uomo, il 43enne G.M., è stato però successivamente fermato dai carabinieri a Marcianise (Caserta), dopo aver commesso un furto.
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