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CREMA

Zanibelli: 'Bonaldi chieda scusa'

Lettera aperta del consigliere Ncd al primo cittadino

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

18 Aprile 2016 - 19:40

Zanibelli: 'Bonaldi chieda scusa'

Laura Zanibelli e Stefania Bonaldi

CREMA - Denuncia no, ma poco ci manca. Laura Zanibelli scrive una lettera aperta al sindaco Stefania Bonaldi dopo che il primo cittadino, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, si era rivolta direttamente alla consigliere del Ncd — in relazione al caso che ha coinvolto don Mauro Inzoli — insinuando, nemmeno velatamente, che se non direttamente la Zanibelli, ma il suo ‘ambiente’ (Cl) fosse al corrente delle abitudini sessuali di don Inzoli e abbia taciuto.

Ecco la lettera

Egregio Sindaco,
chi ha un incarico come il Suo dovrebbe prima di tutti riconoscere e custodire il valore istituzionale che ricopre.
Al contrario, in veste di sindaco, Lei si permette, e con cadenza costante, di indirizzare a me accuse infamanti, sia a mezzo stampa che nella sede istituzionale del Consiglio Comunale.
Evidentemente, per spingersi così in basso nella replica istituzionale come nell'ultimo Consiglio Comunale mancano argomenti da ribattere a sostegno del suo operato.
In ogni caso, con le sue ultime affermazioni e dichiarazioni, ha lasciato intendere che io fossi al corrente, restando nel "silenzio", di "atti gravissimi, che oggi sono oggetto di indagini del Tribunale di Cremona" contro le nostre famiglie e ciò, con evidenti allusioni a casi di cronaca giudiziaria recenti e molto attenzionati dai media e dall'opinione pubblica, con il chiaro intento di gettare discredito sulla mia persona oltre che su una precisa parte politica. A tal fine, non si e' fatta scrupolo a speculare su fatti che segnano la comunità' cremasca tutta, incurante del dolore che certe parole rinfocolano, ne' a rivolgere accuse relative a fatti che sono ancora sub iudice e per i quali io non sono nemmeno lontanamente coinvolta. Far politica non significa infamare le persone ma lavorare per la città.
E' giunta l'ora, quindi, di invitarla formalmente a non usare più infamanti accuse gratuite nei confronti della mia persona, se non altro per il bene della comunità cremasca.
Se ha qualche fatto specifico da addebitarmi, abbia il coraggio di farlo, altrimenti è conveniente che si astenga dall'indirizzare insinuazioni diffamatorie nei miei confronti, sia a mezzo stampa che nella sede istituzionale del Consiglio Comunale.
Ciò' detto, auspico che lei ricordi di essere sindaco della città di Crema, cioè di tutti i cittadini, compresi coloro che sono all'opposizione e che lei, per cio' stesso, tenta di ricoprire di infamia.
A nessuno piace dover ricorrere a vie legali per salvaguardare la propria persona, ancor meno alla sottoscritta, convinta come sono che tra persone che agiscono nella sfera politica e amministrativa, indipendentemente dalla dialettica delle parti, debba sussistere una base di stima reciproca senza mettere l'altro in condizione di doversi rivolgere alla giustizia per tutelare il proprio onore, dignita' e decoro.
Naturalmente accoglierò con estremo favore le sue scuse o spiegazioni in merito alle sue affermazioni, nel caso fossero male espresse rispetto alle circostanze specifiche sopra citate, ma avessero un significato diverso da quello che tutti, stampa e cittadini, hanno inteso.

Cordialmente saluto.
Laura Zanibelli
(Consigliere comunale di Crema - Capogruppo NCD)
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Commenti all'articolo

  • gianpaolo.filipponi44

    19 Aprile 2016 - 16:27

    Dovrebbe chiedere scusa Lei ai cittadini cremaschi per l'indifferenza mostrata nella vicenda di don Inzoli. Forse per ordini di scuderia (CL) si è deciso per tanto tempo di tacere su questo spinoso dilemma sociale. Ora si sente offesa, e se la prende con il sindaco, per difendersi (da che cosa ?). Il solo scopo è apparire poichè questo status è diventato il simbolo del mostrarsi in pubblico per propaganda elettorale.

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