L'ANALISI
07 Aprile 2016 - 08:28
Il recente congresso cremasco di Forza Italia
CREMA - «Non sono volati i piatti per il semplice motivo che non li avevamo a portata di mano...». Il commento anonimo, ma di un testimone oculare, narra di un comitato comunale di Forza Italia a dir poco burrascoso, martedì sera nella sala delle vele del municipio di Crema. Se il nuovo coordinatore, Gianmario Donida (è uscito vincitore sul diretto avversario, Renato Ancorotti per soli sette voti dal congresso del 6 marzo scorso), cerca di smorzare i toni e di tenere un distacco istituzionale, meno diplomatici sono lo stesso Ancorotti e Simone Beretta. «E’ stato come per i tour dei cantati, una ‘data zero’ — dice Donida —: un primo direttivo per fare il punto della situazione. Ho presentato una relazione politica che credo sia quanto mai condivisibile da tutti. Che poi potessero esserci delle discussioni era prevedibile». Prevedibile perché il direttivo uscito dal congresso è esattamente spaccato in due: dieci per Donida dieci per Ancorotti. A fare da detonatore la proposta di nomina di Opimio Chironi quale vice di Donida.
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