CALCIO
16 Marzo 2016 - 16:58
L'istituto Galilei di Crema
CREMA - «Il problema del liceo Munari, che ha bisogno di una scuola cui unirsi, può avere più soluzioni. La prima ipotesi è quella del Da Vinci, di cui già si è parlato; la seconda sarebbe scorporare il liceo tecnologico dal Galilei. In questo caso ci sarebbe da superare il problema che la scuola non ha un codice meccanografico». Attilio Galmozzi, assessore comunale all’Istruzione, ha convocato per domani mattina, giovedì 17 marzo, un tavolo con i presidi cremaschi, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Francesca Bianchessi e il presidente della Provincia Carlo Vezzini per tornare a discutere delle ipotesi di accorpamento delle scuole superiori. Entro il prossimo mese di novembre, la Provincia dovrà infatti trovare una soluzione al Munari, ma anche allo Stanga e al Marazzi che, una volta staccati dalle loro sedi cremonesi avranno meno di 600 alunni e non potranno essere autonomi. «Per lo Stanga — spiega Galmozzi — esiste un cavillo burocratico che gli consentirà di continuare ad avere una sede a Cremona e una a Crema in un unico istituto. Il Marazzi dovrebbe accorparsi allo Sraffa, trattandosi di due istituti professionali». L’idea di scorporare il Da Vinci dal Racchetti ha già incontrato la resistenza del dirigente Celestino Cremonesi. «Sono stato da lui ieri l’altro — spiega Galmozzi — e mi ha mostrato gli investimenti fatti per unire le due scuole. Capisco la sua perplessità. D’altro canto, anche il liceo tecnologico utilizza laboratori del Galilei, che al Munari non avrebbe.
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