L'ANALISI
18 Febbraio 2016 - 09:06
Due esemplari di nutria
CREMA - Il Cremasco è invaso da almeno 160mila nutrie, stima 2015 della Regione, ma ad oggi potrebbero essercene oltre 200mila, la velocità con cui si riproducono. Insomma, fatti due conti si tratta di oltre un esemplare per abitante. Per eliminare i pericolosi roditori la Provincia ha predisposto un piano di abbattimento che fa proprie le recenti normative a livello regionale e introduce, come novità principale, l’utilizzare delle armi da fuoco — sempre ovviamente da parte di personale autorizzato — durante tutto l’anno. Le azioni sono state presentata ieri pomeriggio alll’istituto Cr Forma di via Capergnanica dal dirigente del settore agricoltura dell’ente cremonese Andrea Azzoni. Ad ascoltarlo agricoltori e allevatori — i più danneggiati dalle nutrie che devastano colture e, a volte, attaccano gli animali domestici — operatori del settore venatorio, rappresentanti degli enti locali e di associazioni di categoria. Le gabbie e le trappole oppure gli abbattimenti con armi solo in alcuni periodi dell’anno, si sono dimostrati insufficienti per fermare la proliferazione degli animali, in grado di riprodursi anche tre volte in dodici mesi.
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