L'ANALISI
08 Febbraio 2016 - 17:34
La cassaforte aperta della Icas
VAIANO CREMASCO - Un ‘colpo’ messo a segno da professionisti che conoscevano l’ubicazione della cassaforte dell’azienda, svuotata dei contanti per circa mille euro e di alcuni assegni di clienti che dovevano ancora essere incassati. I ladri hanno oscurato i sensori dell'allarme col nastro adesivo e una volta dentro hanno aperto la cassaforte col flessibile.
Teatro del colpo, nella serata di sabato 6 febbraio, è stata la ditta Icas - azienda che produce cassetti e componenti d'arredo per farmacie - del presidente degli industriali cremonesi Umberto Cabini e del fratello Antonio. L’azienda si trova lungo la strada di servizio che costeggia la Paullese raddoppiata: sulla stessa via, pochi giorni fa, i ladri avevano depredato gli arredamenti Cerioli e la rivendita di stufe a pellets, caminetti e piscine Pefor: entrambe si trovano nel territorio di Bagnolo Cremasco a meno di un chilometro di distanza dalla Icas.
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