L'ANALISI
07 Febbraio 2016 - 09:23
L'ospedale di Crema
CREMA - Boccata d’ossigeno in arrivo per il pronto soccorso col fiato corto, messo alla prova dai 60mila ‘accessi’ annui, che si traducono in una media di 180 pazienti visitati ogni 24 ore: la sostituzione dei due medici, che hanno rassegnato le dimissioni il mese scorso, sarà questione di poche settimane e l’organico tornerà quindi ad attestarsi sugli 11 internisti, affiancati durante il giorno da un collega dell’ortopedia. «Disponiamo già di una graduatoria aperta e quindi è da lì che attingeremo, senza pertanto la necessità di aprire un nuovo bando», assicura il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Luigi Ablondi. Ma al là della soluzione del problema contingente, all’orizzonte si profila una vera e propria rivoluzione per l’unità operativa di urgenza ed emergenza diretta da Giovanni Viganò, che si avvia a trasformarsi in un reparto a sè stante a tutti gli effetti.
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