L'ANALISI
02 Febbraio 2016 - 10:39
Il cantiere mai completato dell'ex scuola di Cl
CREMA - Dalle parole ai fatti. Dalla durissima presa di posizione di un paio di settimane fa del sindaco Stefania Bonaldi nei confronti del presidente della Regione Roberto Maroni, al voto favorevole espresso lunedì 21 febbraio in consiglio comunale alla mozione presentata dalla stessa leader di giunta. In soldoni (ed è il caso di dirlo): il Comune non ha nessuna intenzione di restituire il milione di euro che la Regione Lombardia chiede a seguito della messa in liquidazione della Fondazione Charis e il mancato completamento, da parte della stessa Fondazione, della scuola nota ai cremaschi come ‘ex Cl’. Anzi, il consiglio comunale rilancia e annuncia «il ricorso ad ogni azione legale atta a tutelare il Comune di Crema, la comunità cremasca e i suoi cittadini da ogni indebita pretesa restitutoria». Inizia in questo modo il braccio di ferro con la Regione, che si preannuncia lungo, snervante e pure pericoloso e costoso. Perché non è detto che il Comune di Crema possa alla fine avere ragione e nel frattempo il Pirellone sta trattenendo - a titolo compensativo - alcune somme di denaro che in passato venivano erogate senza ostacoli.
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